I benefici muscolari e neurologici dell’energia vibratoria sono ormai noti da tempo e la sua corretta applicazione comporta aumento di potenza (muscolare), miglioramento propriocettivo ed efficace riabilitazione post-operatoria.
Le vibrazioni, infatti, anche se di piccola ampiezza, vengono lette dai recettori nervosi muscolari e cutanei e inviate al sistema nervoso centrale, attivando un meccanismo fisiologico atto a migliorare le funzione cognitive e propriocettive, anche a settimane di distanza dal trattamento. Tale energia vibratoria non è invasiva ed è di semplice applicazione.
L’EVM opera alternando rapidamente presisone e depressione dell’aria andando da 20 a 300 Hz. La fase di pressione imprime una leggera forza sul tessuto andando in profondità. La fase di depressione “aspira” il tessuto forzandolo in modo repentino verso l’alto: in questo modo di crea alternanza fra i tessuto compresso e tessuto espanso (o rialzato). Lo stimolo vibratorio “chiude” il cancello spinale allo stimolo del dolore, permettendo il controllo della risposta rapida dal dolore mediata dalla mancanza di endorfina.
PDF Presentazione macchinario EVM EVO
Campo di applicazione del EVM
Meccanismo di azione della vibrazione focale
A livello del midollo spinale: Fisiologicamente, quando lo stimolo di EVM viene applicato su un muscolo rilassato, questo provoca su di esso contrazione toniche che possono essere registrate attraverso elettromiografia. Tale reazione viene denominata riflesso tonico da vibrazione (Tonic Vibration Reflex: TVR), percepito come riflesso di inibizione autogena. Simultaneamente provoca il rilassamento del muscolo antagonista.
A livello corticale: Nel sistema nervoso periferico, la vibrazione focale porta i fusi neuromuscolari afferenti a vibrare in rapporto di uno a uno, aumentando l’input propriocettivo al sistema nervoso centrale (Central Nervous System: CNS). Tutte le informazioni propriocettive ed esterocettive sono considerate importanti per il controllo motorio e la performance. Studi di imaging mostrano che l’attività provocata dalla stimolazione in risposta alla vibrazione tendinea si verifica non solo nella corteccia somatosensoriale ma nache nella corteccia premotoria e nelle areee motorie supplementari e cingolate.
A livello fasciale: lo stimolo vibratorio di EVM è in grado di agire sui meccanorecettori, gli organi golgi e sui fusi neuromuscolari.
Tratto da: http://www.endomedica.it/evm-energia-vibratoria-muscolare/